Isabel Fernandez esperta EMDR in Italia.

Intervista a Isabel Fernandez

Gentile Dott.ssa Fernandez, possiamo a tutti gli effetti considerarla il volto di riferimento dell’EMDR in Italia. Come ha scoperto questo approccio e perché è diventato un punto focale della sua carriera professionale?

Nel 1997 colleghi americani mi avevano già cominciato a parlare dell’EMDR e mi suggerivano di approfondirlo. Mi hanno inviato i primi libri pubblicati da Francine Shapiro e leggendo sono rimasta affascinata. Sono partita a fare la formazione negli USA e al ritorno ho chiamato i miei amici terapeuti e abbiamo organizzato per loro il primo corso in Italia, con un trainer americano. Eravamo 40 terapeuti e correva l’anno 1999. Non potevamo allora prevedere che 20 anni dopo, più di 17.000 terapeuti italiani avrebbero fatto la formazione.
Dall’inizio è stato importante vedere le risposte dei pazienti, sono stati loro a confermarci, seduta dopo seduta quello che leggevamo nei libri sull’EMDR e quello che risultava dalla ricerca scientifica in questo campo. Man mano che si lavorava con diverse popolazioni di pazienti, si continuava a scoprire la sua efficacia e le molteplici possibilità di applicazione. È così che l’EMDR è diventato il modo più innovativo di fare psicoterapia, integrandolo nella pratica clinica.

È più corretto considerare l’EMDR una tecnica che potrebbe ragionevolmente trovare posto nella “cassetta degli attrezzi” di qualsiasi psicoterapeuta o un approccio terapeutico esclusivo?

È iniziato come uno strumento terapeutico, ma man mano che si è sviluppata la ricerca si è visto che può essere utilizzato per molti disturbi, con uguale efficacia. È diventato anche un modo di inquadrare la patologia e di fare piani terapeutici. Nel frattempo i criteri diagnostici di vari manuali e la ricerca in generale continuavano a confermare che sono le esperienze traumatiche e stressanti a contribuire ai problemi psicologici e mentali. Quindi, il ruolo dell’EMDR si è espanso nei programmi terapeutici per lavorare sulla storia di vita dei pazienti, ma anche per lavorare sui loro sintomi e sulla preparazione per il futuro. In questo senso è più un approccio terapeutico.

In tanti anni di esperienza con questo metodo terapeutico, quali sono state le occasioni di maggiore successo e soddisfazione professionale che le vengono in mente?

Sicuramente quelle legate a esperienze devastanti dal punto di vista emotivo, come perdite, terremoti, disastri collettivi, attacchi terroristici. Il lavoro con queste persone, soprattutto in fase acuta fa capire quanto è fondamentale lavorare con EMDR per dare sollievo immediato e per facilitare l’emergere di risorse naturali nelle persone, oltre a fare prevenzione e ridurre i sintomi da stress post-traumatico.

L’EMDR è molto utilizzato in contesti di emergenza. La stessa Associazione per l’EMDR Italia è stata più volte presente sul luogo di eventi traumatici, occupandosi a pieno titolo di aspetti legati alla psicotraumatologia con vittime e soccorritori. Potrebbe raccontarci a che titolo siete stati coinvolti e che tipo di lavoro si svolge in questi contesti? 

Abbiamo sempre lavorato in collaborazione e su richiesta di varie istituzioni, Forze dell’Ordine, Forze Armate, scuole, comuni, asili, ecc. Si lavora spesso già dopo qualche ora o giorni dall’evento per accompagnare la fase acuta e lenire le reazioni da stress.

Lo scorso dicembre è stata insignita del titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana “in qualità di Presidente di EMDR, per l’opera di sostegno psicologico che i professionisti dell’associazione, offrono, a titolo volontario, alle vittime e testimoni di eventi traumatici”. Avrebbe voglia di lasciarci un commento? 

Questa onorificenza va a tutta l’Associazione. In 20 anni abbiamo fatto più di 600 interventi sul campo a carattere umanitario, raggiungendo più di 17.000 persone gratuitamente che non avrebbero avuto modo di avere un intervento psicologico specialistico. In questo senso abbiamo dato un contributo alla prevenzione e alla salute pubblica.

Sara Zaccaria

Sara Zaccaria

Psicologa e psicoterapeuta, ha coniugato la passione per i libri e quella per la psicologia occupandosi dello sviluppo editoriale per Hogrefe Editore e svolgendo attività libero professionale con bambini e adulti.

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