Pubblicheremo lo SCERTS

Nel dicembre 2018 siamo usciti con la traduzione di un libro di Barry M. Prizant, un logopedista che lavora da quarant’anni con i bambini autistici e con le loro famiglie, non molto noto in Italia. Il libro ci era stato consigliato da Flavia Caretto, che si occupò della traduzione italiana.
Unicamente umani, questo il titolo, promuove l’idea che l’autismo non sia una malattia da curare, ma una forma di sviluppo neurologico altra, e che se vogliamo che i bambini e poi adulti con neurosviluppo atipico abbiano una vita di qualità e socialmente soddisfacente occorre un cambio di paradigma nei programmi d’intervento.

Non una rigida standardizzazione volta a raggiungere obbiettivi puntiformi come in un processo d’istruzione programmata, ma la comprensione che ogni soggetto con autismo è un individuo a sé, con le proprie necessità, desideri e paure, probabilmente più vicini a quelli di un coetaneo neurotipico che a un altro bambino nello spettro, e che quei comportamenti che ci appaiono incoerenti (stereotipie, ecolalie ecc.) sono al contrario, nella maggior parte dei casi, le modalità con le quali il bambino con difficoltà di comunicazione e interazione adotta per far fronte ad esse e all’ansia che deriva dal vivere separato dagli altri.

Solo un lavoro personalizzato sui punti di forza e di debolezza del singolo bambino, assieme al pieno coinvolgimento dei suoi familiari (cioè le persone che meglio lo conoscono), può modificare quei comportamenti in una direzione che favorisca l’apprendimento e la crescita sociale necessari al suo inserimento nella vita con gli altri, a scuola e nel lavoro.

Prizant raccontava la sua esperienza di consulente nelle scuole e di terapista nell’applicazione di questo modello d’intervento, di cui è autore assieme ad altri e che ha chiamato SCERTS (l’acronimo fa riferimento alle tre dimensioni evolutive primarie dello sviluppo del bambino, cioè la comunicazione sociale [social communication: SC], la regolazione emotiva [emotional regulation: ER] e il supporto transazionale [transactional support: TS]).

Quando con Flavia si parlò di chi avrebbe potuto fare la prefazione al libro, la scelta cadde su Anne-Marie Hufty, direttrice di Sinapsy, che, in Italia, conosceva il modello meglio di chiunque altro. Ed, effettivamente, con il suo gruppo aveva un paio di anni prima organizzato il primo e allora unico corso in Italia sullo SCERTS con Emily Rubin, una delle coautrici del modello, come docente. Quando la incontrai nel suo studio romano, a pochi passi da piazza Sallustio, le proposi (oltre alla prefazione) di fare un passo in più per introdurre lo SCERTS nel nostro paese: tradurre il manuale operativo, avendo il suo gruppo già tradotto, per il famoso corso, tutte le schede per la valutazione del bambino secondo il modello. La Hufty, benché ne vedesse le ricadute in termini di diffusione di un metodo la cui efficacia è dimostrata da numerosi studi, era preoccupata della mole del lavoro: l’edizione originale del manuale si compone di due volumi (“1. Assessment”, “2. Program planning & Intervention”) per un totale di 724 pagine. Un lavoro di traduzione imponente e un investimento rischioso, dato che di SCERTS all’epoca non parlava quasi nessuno.

Decidemmo, allora, di concentrarci su quanto già avevamo (le schede di valutazione tradotte, con l’autorizzazione della Rubin, dal gruppo di Sinapsy) e su quanto pensavamo potesse essere di maggior interesse per il pubblico italiano e cioè la parte dedicata all’assessment, dato che in questa componente lo SCERTS può essere utilizzata con tutti gli altri metodi di trattamento (ABA, ESDM, TTAP, psicoeducazione), limitandosi alla traduzione di tre soli capitoli del volume 1, quelli che giudicammo fondamentali per accompagnare le schede. La trattativa con l’editore americano non fu facile, ma alla fine, raccolto l’assenso di Prizant e di Amy M. Wetherby (la seconda autrice), si convinsero. E così partì il progetto di una riduzione del manuale di assessment SCERTS, arricchito di un’introduzione italiana e completo di tutte le schede.

Psicologisti - Modello SCERTS

Nel frattempo, si è cominciato a vendere Unicamente umani, abbiamo pubblicato un’intervista a Prizant su questo blog e nel giugno 2019 è stato organizzato un secondo corso SCERTS con Amy C. Laurent (un’altra delle coautrici) presso la Fondazione Opera Santa Rita di Prato, dove abbiamo distribuito le schede italiane. Infine, il grande evento a Chiavari, un training organizzato dalla ASL4 della Liguria, avrebbe visto finalmente Barry Prizant in Italia il 29-31 ottobre di quest’anno, ma sappiamo tutti cosa stiamo soffrendo da marzo a questa parte, e Barry resta negli Stati Uniti: la formazione è rinviata di un anno.

Il manuale però è all’ultima rilettura, la copertina è stata scelta e la pubblicazione è prevista entro novembre. Lo SCERTS sta comunque arrivando.

Jacopo Tarantino

Amministratore Delegato di Hogrefe Editore è appassionato di libri, viaggi e soldatini di piombo. Si occupa da oltre trent'anni di editoria.

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