Stile genitoriale e l’intelligenza emotiva
Il costrutto di intelligenza emotiva è stato definito per la prima volta da Salovey e Mayer ormai trent’anni fa come: “La capacità di monitorare le proprie e le altrui emozioni, di differenziarle e di usare tali informazioni per guidare il proprio pensiero e le proprie azioni”.
Questo concetto chiama in causa componenti diverse, tra le quali, conoscenza delle emozioni, dei loro correlati facciali e comportamentali, capacità di riconoscere le emozioni degli altri e di regolare le proprie emozioni e la loro espressione.
L’intelligenza emotiva gioca un ruolo fondamentale nella vita di relazione e in tutti i contesti di interazione sociale, perché permette di leggere e interpretare il comportamento degli alti e regolare il proprio di conseguenza, ma anche di esprimere i propri contenuti emotivi in modo efficace.
Non è ancora del tutto chiaro il processo di sviluppo e di apprendimento delle competenze che rientrano nel costrutto di intelligenza emotiva. Esistono programmi e materiali finalizzati alla promozione dello sviluppo di tali competenze nei bambini, ma è indubbio che è in famiglia e nel contesto di interazione con i pari il luogo in cui queste vengono messe in gioco.
Alcuni ricercatori si sono chiesti se le caratteristiche dell’ambiente famigliare, e nello specifico lo stile di parenting, possono avere un’influenza sullo sviluppo dell’intelligenza emotiva.
Una ricerca1 condotta in Giordania su una popolazione di 100 bambini della scuola dell’infanzia ha rilevato una correlazione significativa positiva tra lo stile genitoriale democratico e tutti i domini relativi all’intelligenza emotiva indagati. Una correlazione negativa è stata invece riscontrata con gli stili di parenting permissivo e autoritario.
I risultati ottenuti sembrano dunque indicare che uno stile di gestione della relazione genitore-figlio più centrato sulla mediazione e sulla discussione aperta possa favorire lo sviluppo di competenze legate al riconoscimento emotivo e alla regolazione delle emozioni.
Nello stile genitoriale democratico (anche detto autorevole) le regole vengono anticipate e discusse con il bambino ma si dà molto spazio al confronto, il genitore si rende disponibile a spiegare il suo punto di vista e nel caso a modificarlo. Probabilmente, in questo clima è più facile esprimere contenuti emotivi e riflettere sulla modalità di gestione delle emozioni.
La rassegna2 recentemente condotta da Chris Segrin, dell’Università dell’Arizona, e Jeanne Flora, dell’Università del Nuovo-Messico, ha preso in esame i fattori che possono favorire o ostacolare lo sviluppo di competenze relative all’intelligenza emotiva e sociale nei bambini.
Dopo una disamina dei più noti stili di parenting (autorevole, autoritario, permissivo e direttivo) i ricercatori hanno preso in esame misure dirette delle competenze dei bambini. I dati raccolti hanno evidenziato come uno stile genitoriale caratterizzato da supporto strategico nella gestione delle emozioni e disponibilità al dialogo è in grado di favorire lo sviluppo dell’intelligenza emotiva e sociale.
Anche il ricorso a una disciplina induttiva va nella stessa direzione. Si tratta di una modalità educativa per cui il genitore mostra disapprovazione nei confronti del comportamento del bambino, non ritirando l’affetto, ma attivando una reazione empatica. Non si fa dunque notare che il comportamento è scorretto ma si chiede al bambino di mettersi nei panni della persona che è stata oggetto di quel comportamento e provare a pensare a come si è sentita.
Attraverso questa modalità il bambino impara ad osservare e manipolare contenuti di tipo emotivo e astrae in autonomia regole di comportamento.
Segrin e Flora concludono ipotizzando che le migliori pratiche educative che mantengono intelligenza emotiva e sociale come punti di riferimento, sono quelle che in cui l’attenzione e la preoccupazione del genitore si accompagna a richieste educative che sono appropriate all’età del bambino.
Sembra dunque importante riflettere sulle potenzialità del contesto educativo nel favorire lo sviluppo di competenze complesse e cruciali per il benessere del bambino. Dare spazio ai contenuti emotivi, verbalizzarli e discuterli, confrontarsi sulle strategie di gestione delle emozioni, sono elementi che potrebbero essere inclusi nella partica famigliare quotidiana e offrire grandi vantaggi per i bambini.
1 Al-Elaimat, A., Adheisat, M., e Alomyan, H. (2020). The relationship between parenting styles and emotional intelligence of kindergarten children. Early Child Development and Care, 190(4), 478-488.
2 Segrin, C, e Flora, J. (2019). Fostering social and emotional intelligence: What are the best current strategies in parenting? Social and Personality Psychology Compass, 13(3).