Psicologisti - WobyMask gruppo

WobyMask: un’esperienza di solidarietà e supporto

L’emergenza sanitaria causata dalla COVID-19 è stata l’incubatore e il catalizzatore per tante iniziative di supporto alla cittadinanza. WobyMask si poggia su una rete di volontari che cuciono  gratuitamente mascherine e le mettono a disposizione della comunità, ma non trascura la necessità di offrire un supporto psicologico. 


D. Che cos’è WobyMask e come è nata?
R. Wobymask è un’Associazione di promozione sociale, una risposta collettiva alla COVID-19. Ci piace definirlo un movimento “romantico”, nato dall’intenzione di sensibilizzare la comunità ad avere uno spirito di altruismo. 
WobyMask è partita con l’obiettivo di fornire le mascherine perché questo sembrava il modo più veloce, semplice ed efficace di aiutarci durante l’emergenza.
Il nome deriva da Way of Beauty, per due ragioni. La prima è che secondo noi i gesti altruisti sono legati al concetto di bellezza; mettere la mascherina durante questa pandemia è infatti il gesto più altruista che una persona possa fare, perché, almeno con la più comune mascherina chirurgica, si proteggono gli altri più che sé stessi. La seconda è che ci piaceva l’idea di provare a rendere belle e quindi meno sgradite queste nuove e inattese compagne di viaggio, coinvolgendo oltre alle sarte anche delle decoratrici.

D. Chi c’è dietro al progetto di WobyMask?
R. Il progetto è stato ideato da Andrea Pazzaglia, giovane architetto di Urbania trasferitosi a Firenze. Lui ha sin da subito coinvolto anche la sua famiglia nelle Marche, poi le sarte del suo quartiere, San Niccolò, che inizialmente erano tre, poi sono diventate 85! Subito dopo sono stati coinvolti i commercianti di San Niccolò e in seguito quelli di altri quartieri. Quando Andrea si è reso conto che le offerte lasciate per le mascherine sarebbero diventate cospicue, ha deciso di creare una vera e propria Associazione, coinvolgendo un commercialista, un avvocato, una psicologa e una social media manager. Non da ultimo, promotrice è stata anche l’intera comunità, che ha preso le mascherine donando un’offerta. Grazie a questo denaro sono state aiutate tante realtà, dagli ospedali alle associazioni di sostegno alimentare che tutelano le famiglie meno agiate.

D. Da dove è nata l’esigenza di attivare un supporto psicologico gratuito?
R. L’idea di una linea di supporto psicologico è venuta, sin dall’inizio dell’emergenza, a tanti psicologi in diverse declinazioni, in tutt’Italia. In Toscana, la più importante ed efficiente iniziativa che ha riunito le forze della categoria professionale è stata quella concertata dall’Ordine regionale degli Psicologi, che ha messo a disposizione ben tre linee telefoniche di sostegno per i cittadini e gli operatori sanitari durante tutta la fase 1 e parte della fase 2, intercettando i bisogni di tantissime persone. Senza l’aspettativa di arrivare così lontano, abbiamo voluto dare il nostro piccolo contributo con un’iniziativa solidale partita dal basso, dal piccolo quartiere, che ci facesse sentire tutti più vicini. 
È impossibile pensare che questo periodo non abbia toccato e spesso scosso l’equilibrio psichico delle persone. Il clima di isolamento, le convivenze forzate, il distanziamento sociale, il blocco delle attività lavorative con l’accentuazione della precarietà economica di alcune famiglie, hanno prodotto una tensione che è sfociata nel bisogno di condividere i propri problemi, di parlare delle proprie difficoltà, dalle più pratiche e quotidiane alle più introspettive, legate alla propria identità e ai propri bilanci personali. È importante che le persone riconoscano di doversi prendere cura di sé anche dal punto di vista psicologico, che imparino a guardare in faccia le proprie difficoltà emotive e relazionali e cerchino attivamente il modo di affrontarle!

D. Come funziona il servizio di supporto psicologico?
R. Il servizio WobyHelp è molto semplice: le persone possono chiamare il numero che abbiamo messo a disposizione, il 328-4978022, tre giorni a settimana (lunedì, mercoledì e venerdì) dalle ore 12.00 alle ore 13.00. Il servizio è gestito da una psicologa abilitata. 

D. Riceve molte chiamate?
R. Finora sono state ricevute solo una manciata di telefonate. Secondo noi questo è dovuto al fatto che non siamo riusciti a pubblicizzare il servizio così tanto efficacemente da raggiungere un target ampio. Siamo comunque contenti di aver fornito ascolto e consulenza a coloro che ci hanno cercati.

D. Che tipologia di richieste riceve?
R. Le richieste sono arrivate da persone che, sovraccaricate da determinate criticità familiari e/o economiche, hanno sentito il bisogno di confidarle a qualcuno e ricevere un’indicazione su come poter gestire gli stati d’ansia, i rapporti con gli altri, ma anche il rapporto con sé. 

D. Come vengono trattate le richieste?
R. Dopo aver accolto le richieste e fornito un supporto, le persone che esprimevano un disagio particolarmente forte sono state sensibilizzate rispetto all’importanza del prendersi cura della propria salute mentale. A coloro che hanno detto di sentirsi crollare e di non avere appigli attorno a sé, è stato risposto che la cosa più giusta da fare è chiedere l’aiuto di un esperto: una consulenza sa aprire spiragli inimmaginati e dare spunti nuovi, e può diventare l’inizio di un percorso di cambiamento reale.

D. Se qualche collega psicologo o psicoterapeuta volesse mettere a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze, come può fare?
R. Chiunque voglia collaborare e darci una mano in qualsiasi modo può chiamarci, parlare direttamente con Andrea e unirsi alla nostra rete! L’unione fa la forza.

D. Che futuro immaginate per WobyMask?
R. Ancora non sappiamo come potremo muoverci dopo l’emergenza COVID, si valuterà in corso d’opera. Di certo vorremmo continuare ad essere vicini alla comunità con altre iniziative, ma compatibilmente con gli impegni di lavoro di tutti. 
Per ulteriori progetti sicuramente auspichiamo il coinvolgimento e la partecipazione dei giovani, per creare delle possibilità che oggi mancano, diventando una risorsa per il mondo in cui viviamo. 
Ora è difficile dire quello che sarà il nostro futuro, ma oggi noi ci siamo e fin quando l’emergenza esisterà noi resisteremo con voi!

Sara Zaccaria

Sara Zaccaria

Psicologa e psicoterapeuta, ha coniugato la passione per i libri e quella per la psicologia occupandosi dello sviluppo editoriale per Hogrefe Editore e svolgendo attività libero professionale con bambini e adulti.

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